Venezia magica, Venezia unica. Venezia ormeggiata nella laguna, con le sue 118 isole unite da 417 ponti. Venezia scintillante e maestosa, ma anche silenziosa e nascosta. Venezia fragile più dei suoi vetri e intrecciata più dei suoi merletti.
C’è la Venezia delle cartoline, dei monumenti più conosciuti e sempre affollati; e una Venezia molto meno nota e spesso trascurata, con mille angoli segreti che non godono della ribalta ma che ne costituiscono una parte non meno affascinante.
Non tutte le guide li segnalano, il flusso dei turisti percorre in genere le vie più battute e molti si accontentano di ciò che è più noto e facilmente raggiungibile. Ma non sanno cosa si perdono.
Perché solo conoscendone le pieghe silenziose e spesso appartate si può comprenderne la vera grandezza, fatta a volte di calli strettissime dove non si riesce a passare in due, di zone popolari con bottegucce buie e disordinate, di campielli nascosti, semideserti e silenziosi, dove si sente il rimbombo dei passi.
La città è costellata di piccoli gioielli che si insinuano nei luoghi più riposti e ci sorprendono per la loro inattesa bellezza.
Vi diamo qui qualche anticipazione, accompagnandovi intanto in un punto molto centrale della città, seppur non semplicissimo da trovare: Campiello del Remer, (inserisci in Google Maps https://goo.gl/maps/SoDQmukoUY7p4PHc6), così chiamato perché in zona vi erano molti costruttori di remi.
Per raggiungere il campiello, nelle vicinanze di Rialto, dovrete essere sul lato di Campo San Bartolomeo e prendere la direzione di Campo Santi Apostoli.
Attraversate il primo ponte e fermatevi subito prima del successivo (ponte dei zogatoli): a sinistra una calletta stretta e affatto invitante, vi condurrà in questo campiello affacciato sul Canal Grande, con una visuale speciale del Ponte dei Rialto.
Al centro una vera da pozzo e una bella scala esterna che conduce a una loggia di stile gotico appartenente a un palazzo trecentesco. Attualmente esiste un piccolo ristorante, molto noto.
Se tornate indietro verso Rialto e prendete direzione San Marco attraverso “Mercerie dell’Orologio” arrivate al ponte dei “Bareteri”.
Quando scendete dal ponte girate subito verso destra lungo una stretta fondamenta e risalite un altro ponte in pietra d’Istria, Ponte Pignoli: girando verso destra, vi troverete davanti il Sotoportego Tramontin o Basadonna (inserisci in Google Maps https://goo.gl/maps/kuJNeKTgY8cqTLH66): è forse il più basso della città, dovrete abbassarvi per attraversarlo ma scoprirete che alla fine immette in un arioso campiello attorniato da palazzi.
Il sotoportego (sottoportico), pur angusto, è anche per metà occupato da un marciapiede rialzato, in quanto con le alte maree va subito sott’acqua!
Dite la verità, ci sareste arrivati da soli?
Troverete questi e molti altri indirizzi “segreti” nelle nostre guide a disposizione degli ospiti.